In Angola

E’ il giugno 1985; alla chiusura della campagna “CONTRO LO SPRECO…  FURTO AL FRATELLO CHE SOFFRE LA FAME” c’è un invitato speciale; è Monsignor Giovanni Nervo, vice presidente della Caritas Italiana che, compiacendosi con i promotori delle varie iniziative che Nerino ed i giovani collaboratori, stavano intraprendendo, suggerisce l’Angola quale Paese africano cui destinare i proventi delle raccolte, viste le particolari necessità del paese, ormai in guerra da anni (guerra che, con alterne vicende, continua tuttora).    
  
Iniziano le varie campagne di sensibilizzazione a favore dell’Angola, senza dimenticare, nel contempo, particolari situazioni di emergenza sia italiane che di altri Paesi ; nel 86/87 “OPERAZIONE TRATTORE” consente di inviare in Angola un trattore MASSEY FERGUSSON da 99 cavalli, cui ne seguirono altri, nel corso degli anni successivi. Era stato Monsignor NTEKA, vescovo di Mbanza Congo (Angola) a chiedere aiuti, durante una Sua visita a Cilavegna, aiuti non soltanto in viveri, bensì in attrezzature agricole, che permettessero al Suo popolo di imparare a “bastare a se stesso”. 

Seguirono containers a containers con sementi, fertilizzanti, aratri, badili, pompe a per il prelevamento dell’acqua dai fiumi,  per il PROGETTO AGRICOLTURA; apparecchiature sanitarie, medicinali, sapone, bende, prodotti igienici e farmaceutici, per il PROGETTO SALUTE; macchine per cucire, stoffe, filo, aghi, ecc. per il PROGETTO DI FORMAZIONE DELLA DONNA al fine di creare scuole di taglio a cucito a favore della liberazione della donna, chiamata ad essere protagonista ed artefice del futuro dell’Angola; materiale didattico, macchine per scrivere, lavagne, banchi, cancelleria, a favore del PROGETTO CULTURA.  
 
Da notare che, i containers, una volta svuotati del loro prezioso carico, venivano adibiti ad aule scolastiche e che, con sette containers fu costituito il primo CENTRO MEDICO nel rione GOLF di Luanda.   
  
La Campagna 87/88 consistette nella raccolta di firme per “CHIEDERE LA PACE IN ANGOLA”, ai Grandi del mondo (U.S.A.; RUSSIA; SUD AFRICA; ITALIA) cui vennero inviati i volumi in cui si raccolsero le 80.000 firme; l’’intento era quello che i grandi del mondo si facessero “portatori di pace”!  


Intanto, il GRUPPO DI SOSTEGNO PADRE PIANZOLA diventava CARITAS PARROCCHIALE PADRE FRANCESCO PIANZOLA e, successivamente ASSOCIAZIONE PIANZOLA OLIVELLI, dotandosi di uno Statuto che le consentì nel 1995 di poter essere iscritta nel REGISTRO GENERALE REGIONALE DELLA REGIONE LOMBARDIA e, dal 1998 di divenire ONLUS “ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITA’ SOCIALE”. 

In particolare, l’Associazione Pianzola Olivelli risultò dalla fusione della Caritas parrocchiale con l’Associazione TERESIO OLIVELLI, fondata da Nerino, tra i dipendenti CaRiPLo, che sempre hanno dato un generosissimo contributo alla concretizzazione delle innumerevoli iniziative portate a loro conoscenza; essi furono “il cuore” generoso mentre, a Cilavegna, i collaboratori, costituivano “il braccio” .   

Ormai l’Angola era… nei pensieri di tutti i collaboratori dell’Associazione; le frequenti visite di S.E. il Cardinal do Nascimento, primate d’Angola, dei missionari e delle  missionarie cui erano destinati gli aiuti, consolidarono il ponte ideale che collegava e ancora collega Cilavegna a quel lontano Paese!     

Nerino, dopo il suo primo viaggio in Angola (maggio 1989) trasmise a tutti il suo entusiasmo, con il racconto minuzioso da cui trasparivano i colori, i profumi, il calore della gente riconoscente!  
  
Il Cardinale, ricambiò, in giugno, la visita, consegnando, durante una solenne cerimonia nella Chiesa Parrocchiale di Cilavegna, gli attestati a coloro che “in vari modi avevano dato aiuto alla Sua Nazione” che Egli definì “crocifissa da una guerra che dura da anni…”.  
  
Si susseguirono negli anni successivi le visite di alcuni giovani collaboratori, che trascorrevano le loro ferie-lavoro per… dare una mano ai Missionari .

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