Inizia l’avventura

Nerino (come tutti Lo chiamavamo familiarmente) entrò giovanissimo nel mondo del lavoro; lavorò dapprima a Vigevano e successivamente, in CaRiPLo, a Milano; ma, nel tempo libero, il sabato, la domenica, si metteva a “disposizione” della Parrocchia, raccogliendo attorno a sé, in particolare, i giovani.  

Erano gli anni del boom dello SCOUTISMO ed Egli divenne l’animatore del GRUPPO SCOUT di Cilavegna. 

Si era alla fine degli anni ’70 e Nerino lavorò attivamente raccogliendo attorno a sé, schiere di giovani contagiati dal Suo carisma che li portava a compiere opere di bene, talvolta persino un po’… fuori del comune, tanto che anche il Parroco Don Mario Tarantola, definiva bonariamente, quella di Nerino, una banda di pazzi, tutti presi da una pazzia “scatenata dall’amore di Dio e che si chiama carità”. (da “L’ultimo mestiere di Dio”).

Un giorno del 1982, i giovani del GRUPPO SCOUT, nel “compiere la loro buona azione quotidiana” nei confronti di un giovane sbandato, entrano in contatto con Fratel Ettore, il “padre dei barboni” che frequentano la Stazione Centrale di Milano; i giovani sperimentano una realtà diversa da quella in cui vivono normalmente: la realtà della sofferenza e dell’umiliazione. 

Travolti dall’entusiasmo del loro animatore, si prodigano per raccogliere “montagne” di vestiti e portarli a Fratel Ettore.  

Per dare legalità al loro operato, costituiscono il GRUPPO DI SOSTEGNO Padre Francesco Pianzola (Sacerdote lomellino – 1881/1943 – annunciatore del Vangelo ai poveri, fondatore delle Suore Missionarie Immacolata Regina Pacis).  

Durante la campagna di sensibilizzazione 82/83 “PER UN NATALE DIVERSO PER NOI E PER LORO”, l’incontro con Don Vittorione (Don Vittorio Pastori) di Piacenza, fa sì che l’orizzonte si allarghi… arrivando in UGANDA, terra di lavoro di Don Vittorione; nell’estate 1983, alcuni giovani si recano in SIERRA LEONE ove trascorrono giorni intensi di lavoro manuale per i Missionari; è, per loro, un’esperienza che li arricchisce sul piano spirituale e che ripeteranno l’anno successivo.  

Le “CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE” su vari temi, scelti di volta in volta, seguono l’andamento dell’anno scolastico; gli attivisti del Gruppo si recano a fare sensibilizzazione alle varie, numerosissime scolaresche della provincia di PAVIA – NOVARA – COMO – MILANO, ecc. raccogliendo viveri di prima necessità, prodotti igienici, sapone (40.000 pezzi!), medicinali, ecc.  

E cosi, il sabato e la domenica, Nerino ed i giovani partono con un automezzo preso in prestito, per la raccolta degli scatoloni, pieni di ogni ben di Dio, da destinare a Don Vittorione, a Don Enzo Boschetti (sacerdote che per primo, a Pavia, iniziò l’esperienza di raccogliere i giovani drogati in comunità), in OGADEN (Etiopia), in KENIA e nel MALAWI dove vennero finanziati due ospedali.

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